Judy Warner: È un piacere conoscervi. Jasper, cominciamo da te. Puoi raccontarci come e quando è nato il team Princeton Racing Electric e di cosa si occupa?
Jasper Gebhardt: Princeton Racing Electric è una squadra di studenti che progetta, costruisce e gareggia con auto da corsa elettriche monoposto. Partecipiamo ai concorsi collegiali di progettazione Formula SAE, in particolare al concorso Formula Hybrid. Il team è stato fondato da tre studenti di ingegneria meccanica nel 2013, per sopperire a una mancanza di gruppi d’ingegneria di stampo pratico a Princeton. C’è voluto un po' di tempo per costruire la prima auto da corsa e abbiamo partecipato a una competizione solo nel 2015.
Warner: Da chi è composta la squadra e quanti studenti ci sono nel team?
Gebhardt: Attualmente la squadra è composta da 40 membri, tutti studenti universitari e tutti provenienti da facoltà diverse: dall'ingegneria meccanica ed elettrica, ma anche dall'astrofisica e dalla biologia.
Warner: Come viene finanziato il team e quali tipi di strumenti avete a disposizione nel campus?
Gebhardt: Ci finanziamo tramite una combinazione di sponsorizzazioni aziendali, donazioni individuali e supporto universitario. Abbiamo un piccolo garage a disposizione nel campus dove possiamo lavorare e assemblare la nostra auto da corsa. Abbiamo anche accesso a varie strutture universitarie, come l'officina meccanica dove realizziamo quasi ogni parte del veicolo. I software che utilizziamo per progettare arrivano sia dall'università che da aziende come Altium.
Warner: Quali sono i risultati conseguiti che più vi rendono orgogliosi e quali sono i vostri obiettivi per il futuro?
Gebhardt: Siamo sicuramente orgogliosi della velocità dei nostri progressi, superando addirittura squadre con più esperienza e più finanziamenti. La scorsa stagione, siamo arrivati secondi nella divisione elettrica della Formula Hybrid. Guardando al futuro, vogliamo continuare a crescere, migliorare il design e la produzione delle nostre auto da corsa e partecipare a più concorsi e competizioni.
Warner: Congratulazioni per la vostra vittoria nella divisione elettrica, è fantastico! Ryoto, tu sei il capo della squadra elettrica, sarai molto orgoglioso di questo risultato. Quanti membri hai nella tua squadra, qual è la tua specializzazione a Princeton e a che punto sei con gli studi?
Ryoto Sekine: Quest'anno siamo in undici a lavorare sull'impianto elettrico. Metà di noi lavora sul sistema ad alta tensione (ovvero batterie, BMS, controller del motore, ecc.) e metà sul sistema a bassa tensione (avvio, spegnimento e molti dei sistemi di feedback che regolano la sicurezza). Quest'anno sono il capo della squadra elettrica e sono al terzo anno di ingegneria elettrica e fisica.
Warner: Quali sono le prove più difficili che la tua squadra si è trovata ad affrontare nella progettazione di circuiti stampati e sistemi elettrici per un’auto elettrica?
Sekine: La robustezza. Il nostro sistema elettrico è progettato per far fronte a una serie di potenziali guasti e incidenti, come al sistema di gestione dell'accumulatore (AMS), al dispositivo di monitoraggio dell'isolamento (IMD), il surriscaldamento dei freni... l'elenco è praticamente infinito. Questo a volte ci costringe a scendere a compromessi tra complessità e stabilità. Una volta superata l'ispezione prima della gara, sono i membri del nostro team a guidare l'auto. Questo è un ulteriore incentivo a rendere l'auto il più affidabile e sicura possibile.
Warner: Quanti tipi di circuiti stampati sono stati progettati dal team elettrico?
Sekine: Ad essere onesti, non saprei. Lavoriamo su così tanti progetti… Nell'auto dello scorso anno abbiamo iniziato a utilizzare i PCB per la precarica, la scarica e il monitoraggio dello stato del sistema di trazione e per i circuiti di regolazione IMD e AMS. Ogni scheda è stata testata a fondo. Sono molti i circuiti stampati che non hanno passato il test e hanno richiesto lavoro aggiuntivo.
Warner: Tranquillo, capita anche agli ingegneri più navigati. Jasper, dove e quando si terrà la competizione quest'anno?
Gebhardt: La competizione Formula Hybrid si svolge presso il New Hampshire Motor Speedway, una pista che ospita anche gare NASCAR e motociclistiche. Si tiene ogni anno all'inizio di maggio; quest'anno sarà dal 30 aprile al 3 maggio.
Warner: Vorrei chiedere a entrambi come pensate che questa esperienza possa aiutarvi nelle vostre future carriere?
Sekine: Dopo Princeton, ho intenzione di frequentare un master in fisica dello stato solido con applicazioni di calcolo quantistico. Molti dei dispositivi prodotti in questo ambito sono su chip collegati a un circuito esterno. Molto spesso, dobbiamo progettare noi stessi questi circuiti esterni particolari. Saper progettare circuiti e imparare a utilizzare strumenti potenti come Altium è un ottimo modo per prepararmi a questo compito.
Gebhardt: L'esperienza e i rapporti che abbiamo intrecciato negli anni ci hanno offerto innumerevoli opportunità, dagli stage nei team di Formula 1 a carriere in SpaceX e altro ancora. Nella squadra ci occupiamo di ciascuna fase del progetto, dalla progettazione, alla produzione, alla gestione del budget, alla raccolta fondi. È incredibile vedere il progetto andare avanti e delinearsi sotto i nostri occhi. Vediamo le nostre idee trasformarsi in un'auto vera e propria, che possiamo guidare e far gareggiare prima di tornare nel nostro garage e apportare ulteriori migliorie per l'anno successivo.
Warner: Sembra un'esperienza unica e gratificante che vi preparerà davvero per il mondo del lavoro! Avete qualcosa da aggiungere?
Gebhart: Se i vostri lettori sono interessati al nostro lavoro, possono visitare il nostro sito web o seguirci su Instagram, Facebook e Twitter!
Warner: Grazie per il vostro tempo. L'intero team Altium, me compresa, seguirà i vostri progressi nel 2018 tifando per voi. In bocca al lupo!
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