Una delle mie citazioni preferite da Zig Ziglar è “Successo significa fare il meglio che possiamo con ciò che abbiamo. Il successo è ciò che facciamo, non ciò che otteniamo... è il tentativo, non il trionfo. Il successo è uno standard personale, il raggiungimento del picco che c’è in noi, diventare tutto ciò che possiamo essere”.
Mi piace: fare il meglio che possiamo con ciò che abbiamo. Vorrei aggiungere inoltre che, per avere successo, dobbiamo avere aspettative realistiche e comprendere realmente ciò che significa il successo, poiché ciò potrebbe essere diverso per ognuno di noi.
In questo blog prenderemo in esame ciò che significa “successo” nella gestione dei dati PCB. A causa dei cambiamenti costanti e dinamici delle informazioni, le nostre librerie diventano un oggetto vivente. Daremo uno sguardo alla linea di riferimento dei sistemi di dati affinché possiate operare con i minori rischi possibili.
Nella seconda parte, osserveremo più da vicino ciò che implica la regola S.M.A.R.T per i sistemi di gestione dei dati PCB e come tale regola garantisca il successo.
Ritengo che il termine “successo” nell’ambito della gestione del PCB design abbia molte sfaccettature. Quando avviai il nostro sistema di gestione dei dati PCB, capii in fretta che si trattava di un’impresa enorme. Non c’era una linea d’arrivo da varcare. I progetti riguardanti le librerie e la gestione dei dati PCB non erano progetti tipici. Un progetto tipico è un progetto che inizia con un obiettivo ben chiaro e finisce quando tale obiettivo è stato raggiunto. Se ciò che abbiamo progettato funziona, è un buon segno. Non è così per la gestione dei dati PCB, che prevede livelli di successo condizionali. Ne parleremo meglio più avanti.
Il motivo principale del “successo condizionale” del nostro sistema di dati è rappresentato dalla natura stessa dei dati. I dati del nostro sistema rientrano in due categorie principali. I primi sono statici, ovvero non cambiano mai. Alcuni esempi di dati statici sono il produttore, il codice prodotto, il simbolo schematico e il modello 3D.
La seconda categoria è composta dai dati dinamici, ovvero informazioni che cambiano o evolvono costantemente. Esempi di dati dinamici sono fornitori, prezzi, quantità disponibili e talvolta persino le informazioni parametriche.
Poiché i dati dinamici cambiano, è necessario aggiornare regolarmente i componenti. È questo che rende il sistema di gestione dei dati PCB un oggetto vivente. Se i dati dinamici non sono mantenuti aggiornati nel sistema di gestione dei dati PCB, diventano irrilevanti e inutili per il progettista PCB. Un termine utilizzato per descrivere una libreria di questo tipo è “rafferma”.
Se è vero che i componenti cambiano costantemente, qual è la linea di base di partenza che dovrebbe avere il nostro sistema di gestione dei dati? Accettiamo il fatto che alcuni dei dati, ad un certo punto, cambieranno. Tuttavia, garantendo il raggiungimento degli standard di base, è possibile sviluppare un PCB design con il minimo livello di rischio possibile. Due standard che è essenziale avere sono i requisiti minimi dei componenti e un processo di revisione.
Requisiti minimi dei componenti
I componenti nuovi dovrebbero soddisfare una serie di requisiti. Per esempio, se un tipico simbolo schematico richiede oggetti specifici, ciò dovrebbe includere connessioni pin, numero pin, nome pin, corpo schematico, designatore di referenza di default, nome e descrizione del componente. Sul lato Footprint (Decal) dovrebbe includere, pad, informazioni d’assemblaggio, serigrafia, posizionamento e modello 3D. Si costruisce quindi l’intero componente con il nome/descrizione specifici, le informazioni sul componente parametrico, il sourcing, i modelli del simbolo schematico, il footprint e talvolta un modello di simulazione.
Processo di revisione
L’altro standard è rappresentato dal processo di revisione, del quale parleremo più approfonditamente nella seconda parte di questo blog.
Si dispone di riferimento di base di ciò che è incluso nel componente e di un documento di riferimento che consente di verificare che le informazioni siano presenti nella scheda dati.
Una pratica comune consiste nel mettere in quarantena i nuovi componenti fino a che non superano il processo di revisione. In tal modo, i problemi non passano attraverso il PCB design e, soprattutto, non raggiungono il PCB fabricator.
L’obiettivo iniziale della gestione dei dati PCB è quello di avere componenti creati con il minor numero di elementi. In secondo luogo, una revisione di tali componenti a livello di accuratezza rispetto alla scheda dati, il che implica l’aggiornamento di informazioni specifiche (dinamiche) con il passare del tempo. Tuttavia, dovremmo già avere a questo punto un sistema di gestione dei dati di successo.
Abbiamo ora un’aspettativa realistica del successo del nostro sistema di gestione dei dati PCB. Possiamo, per rifarci alle parole di Zig Ziglar, “fare il meglio che possiamo con ciò che abbiamo”. Partiamo da fondamenta solide e possiamo costruire su di esse. Soprattutto, tali fondamenta non crolleranno.
Nella seconda parte del blog prenderemo in esame il modo di costruire il nostro sistema di gestione dei dati utilizzando la regola S.M.A.R.T. Sebbene ogni sistema sia diverso a livello di specifiche tecniche, le regole generali utilizzate sono le stesse.
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