Best practice per Altium Designer® (Parte 2) - AltiumLive 2022

David Haboud
|  Creato: February 3, 2022  |  Aggiornato: September 26, 2023

In questa sessione parleremo delle best practice applicate all'utilizzo dello schema circuitale per comunicare gli intenti di progettazione utilizzando classi di connessione e regole. Impareremo inoltre a creare regole di progettazione complesse utilizzando priorità e classi per componenti, regole e connessioni.

In evidenza:

  • Come lavorare con il documento ActiveBOM durante il processo di progettazione
  • Comprensione dei requisiti di progettazione 

Trascrizione:

David Haboud:
Benvenuti a tutti. Mi chiamo David Haboud e sono un ingegnere di marketing del prodotto di Altium. Oggi parleremo di alcune delle best practice applicate ad Altium Designer. Tenete presente che questa presentazione è la seconda parte di una serie sulle best practice. Quindi, se siete nuovi utenti o avete bisogno di apprendere le basi della creazione di regole o della generazione di output, vi consiglio di guardare la prima parte prima di continuare.    

Iniziamo parlando delle direttive dello schematico e della definizione delle regole per quanto riguarda lo schematico, prima del loro inserimento nel PCB. Quindi, una volta arrivati al PCB, parleremo della creazione di regole complesse, utilizzando elementi come il linguaggio d'interrogazione (query) per creare regole con ambiti specifici, lavorando con le priorità, generando dei report per le violazioni e capendo come affrontarle.    

A questo punto, ci soffermeremo sulla revisione del progetto e su alcune cose che potete fare per rendere il processo un po' più fluido in presenza di diversi stakeholder. Durante questo segmento, vi mostrerò come lavorare con alcuni progetti in Altium 365 ospitati su uno spazio di lavoro. Da lì, esamineremo alcuni dei file raccomandati per generare file di output. Quindi, una volta ottenuti questi file di output, li esamineremo ancora una volta nell'interfaccia web dello spazio di lavoro di Altium 365 per vedere come possiamo prendere tutte queste informazioni e condividerle direttamente con il produttore.    

Allora, iniziamo. La prima cosa che dobbiamo fare quando iniziamo il processo di progettazione è capire bene i requisiti di progetto. Quando lavoriamo sua una nuova progettazione ci sono alcune problematiche da affrontare nella fase di definizione dei requisiti.    

Per prima cosa, una volta definiti i requisiti generali, dobbiamo capire come questi interagiscano tra di loro. Un buon esempio sono i connettori periferici, che devono disporre di regole adeguate per la spaziatura, in modo da collocarsi correttamente all'interno dell'involucro. Inoltre, una volta definite le regole, bisogna essere in grado di individuare eventuali violazioni e risolverle, oppure annullarle e documentarle: nulla di tutto questo è semplice.    

Arriviamo quindi nell'ambito della convalida, in cui le nostre regole vengono validate per garantire che il nostro intento di progettazione sia veicolato e considerato con precisione prima di passare alla fase di produzione. Occorre inoltre creare la documentazione necessaria per dimostrare a tutte le parti coinvolte come vengano soddisfatti tali requisiti.    

Quindi, ci sono tre punti che mi interessa sottolineare quando parliamo di requisiti di progettazione. Il primo è la sincronizzazione. Ogni progettazione si compone di due parti: da una parte lo schema circuitale, che definisce i nostri requisiti logici, ad esempio: la connettività, le coppie differenziali, le diverse classi di connessione. E questo è l'argomento su cui questa presentazione si concentrerà maggiormente.    

Dall'altra parte c'è il PCB. I requisiti e le regole generate qui si traducono in applicazioni reali, quindi sono molto importanti per assicurare, per esempio, di avere la spaziatura appropriata all'involucro, o la larghezza idonea per un certo profilo di impedenza.    

Una volta assodati questi requisiti e sapendo quale parte è coinvolta, se lo schematico o il PCB, potete passare alla fase successiva, che consiste nell'organizzare questi requisiti in regole. Quello che dobbiamo fare è classificare ciascun requisito, ad esempio la spaziatura dei componenti. Successivamente, dobbiamo definirne l'ambito. Questo è cruciale, perché regole non definite correttamente non forniscono il livello di convalida desiderato. Questo ha anche a che fare con la priorità delle regole. Esiste infatti una gerarchia all'interno delle regole di cui parleremo; lavorare alla riduzione dell'ambito di conflitto è la fase successiva del processo nel momento in cui definiamo i requisiti di progettazione.    

Quindi, iniziamo occupandoci della sincronizzazione. Come ho già detto, il processo di progettazione ha diversi aspetti. Quello che vogliamo fare è collegare tutti questi ambiti del processo di progettazione ai nostri requisiti e alle regole corrispondenti che stiamo creando. Oggi ci concentriamo sulle direttive dello schematico. Quindi, le tre opzioni principali che abbiamo per quanto riguarda lo schematico sono: le coppie differenziali, nessun ERC (controllo delle regole elettriche) e direttive sul set di parametri.    

Una coppia differenziale, e questo è abbastanza ovvio, è solo un modo per identificare dal lato dello schematico tutte le connessioni che devono essere associate l'una con l'altra. Potreste magari creare una regola per trasportarle attraverso il processo ECO, fino al PCB. Quindi abbinate le lunghezze delle coppie differenziali.    

L'opzione No ERC coprirà eventuali errori che riteniamo non rilevanti per il nostro processo, ad esempio i pin mobili. Se disponete di un connettore, un header di 20 per due, non tutti i pin dell'header saranno collegati a una connessione. Quindi possiamo aggiungere un No ERC su questi pin mobili per eliminare eventuali problemi.    

Infine, i set di parametri. Con i set di parametri potete fare cose come creare una nuova classe di connessione. Supponiamo di avere vari segnali in una connessione per SPI, I2C: è possibile raggrupparli tutti insieme e creare un set di parametri per definire, sempre dal lato dello schematico, le classi di connessione richieste per i layout PCB.    

Allora, abbiamo discusso dei diversi modi in cui possiamo inserire alcune direttive. Tra poco li prenderò in esame, mostrandoli all'interno di Altium Designer. Ma per adesso passiamo al prossimo aspetto: la costruzione di regole complesse. A dire il vero, questi cinque passaggi non sono specifici per regole complesse. Questo è un pacchetto di base per la creazione di qualsiasi tipo di regole. La prima cosa da fare è identificare, come ho detto prima, categorizzare. Tutte le regole sono raggruppate per tipologia.

Quindi, per prima cosa, come vedete in questa immagine, trovo il tipo di regola che voglio. Per esempio, voglio una regola elettrica che definisca la spaziatura. Una volta trovato il tipo di regola con cui voglio lavorare, devo creare un tipo di identificazione. Iniziamo creando un nome che sia il più descrittivo possibile. Vi consiglio di aggiungere anche un commento. Da lì, esamineremo l'ambito. Come mostrato in questa immagine, abbiamo il primo oggetto nella nostra regola, che deve corrispondere allo SPI della classe di connessione, mentre il secondo oggetto, lo vediamo qui, è una query personalizzata. Quindi, se non avete mai lavorato con questi oggetti prima d'ora, è il momento di soffermarsi un attimo.    

Lasciate che ve ne parli brevemente. Se si lavora tramite una query personalizzata, viene visualizzato lo SPI della classe di connessione. E, tra parentesi, la condizione è questa: se si trova nella classe dei componenti per l'alimentazione dello schematico o nella classe dei componenti per l'interfaccia del processore, corrisponderà a quel secondo elemento. Tra poco andremo a scoprire come creare queste query.    

Da lì, una volta definito l'ambito, passeremo a stabilire il valore. Fin qui è tutto molto semplice, tutte le regole hanno un'interfaccia grafica per aiutare gli utenti a definirle correttamente e che vi permette di regolarne la priorità, come ho detto prima. Ambito e priorità sono molto importanti. Se avete definito l'ambito esatto ma la priorità non è nell'ordine corretto, le regole non verranno applicate correttamente.    

Tenete conto che, al livello superiore, le regole seguiranno le priorità muovendosi dall'alto verso il basso: non appena un oggetto soddisferà uno degli ambiti delle regole, questo non continuerà a scorrere nell'elenco delle priorità. Quindi, una regola molto generica posta in alto blocca tutte le regole sottostanti. In generale, è meglio impostare regole estremamente specifiche con una priorità elevata, impostando regole sempre più generiche man mano che si scende di priorità. 

Il prossimo passo è l'organizzazione. Ora approfondiamo un po' di più l'ambito delle regole. Quando parliamo di ambito, ci sono due aspetti su cui dobbiamo concentrarci: le classi, che possono essere classi di componenti, classi di regole e classi di connessione. Questo serve a raggruppare gli oggetti dello stesso tipo, in modo da poterli trovare più facilmente in futuro.    

Inoltre, parleremo delle "Room," o stanze. Le Room vengono spesso generate durante il processo ECO iniziale, quando si trasferiscono le informazioni dello schematico nel PCB. Questo è configurato nelle opzioni del progetto. Se non sapete come disabilitare o abilitare le Room, vi consiglio di consultare la nostra documentazione al riguardo. Con le Room è possibile fare un'operazione molto utile, ovvero coordinare le Room in combinazione con le nostre regole per creare regole specifiche, ad esempio, sotto un BGA per il neck-down. Potete specificare le aree da tenere libere, o delimitare aree in cui concentrare i componenti.

Una funzione estremamente utile delle Room è che quando vengono create con lo schematico, tutti i componenti vengono automaticamente collegati tra loro. Quindi quando create qualcosa che volete riutilizzare, per esempio un blocco di progetto, potete usare le Room per ricreare lo stesso tipo di layout ripetutamente.    

Allora, ho detto che ci saremmo concentrati sul linguaggio delle query. Ci sono due opzioni: il query builder e l'helper. Il query builder è un po' più interattivo. Vi chiederà le tipologie di condizioni, che andrete a selezionare da un menu a discesa. E da lì vi fornirà ulteriori valori di condizione.    

Prima vi ho mostrato un'immagine di una query personalizzata. Ve la rimostro per rendere le cose un po' più chiare. Potete vedere come le due query siano le stesse, ma costruite in modo molto diverso. Quando si comincia a imparare il linguaggio di query e la sua sintassi, è bello lavorare con il builder. Io lavoro spesso nella query, forse per via della mia esperienza da programmatore, ma preferisco lavorare in questo tipo di ambiente. Presto entreremo un po' più nei dettagli.    

Torniamo alle Room. Come ho già detto, una regola è essenzialmente un'area definita sul PCB. Quando si ha un'area più una regola, si ottiene una Room. Ma è anche possibile combinare Room e regole aggiuntive per creare posizionamenti e percorsi molto specifici o diversi tipi di regole.

Quindi, in sostanza, quello di cui stiamo discutendo è di come possiamo raggruppare diversi tipi di oggetti di progettazione per rendere più semplice l'ambito delle nostre regole. Quindi, abbiamo parlato di classi e Room, che saranno al centro della nostra conversazione.    

Qui abbiamo l'immagine di un BGA. Come potete vedere qui, non appena la traccia arriva alla Room, la sua ampiezza si riduce. Se guardate le immagini sulla destra, potete vedere alcune query personalizzate, utilizzate per creare questo effetto. La parte su cui voglio concentrarmi è nell'angolo in basso a destra. Abbiamo la Within Room e la Touches Room. Il modo in cui funzionano queste due opzioni è diverso quindi assicuratevi di prestare attenzione a quale utilizzate all'interno della query. La Within Room si utilizza per trovare oggetti che sono interamente all'interno della Room, mentre la Touches Room è un pochino più generica. Quindi prestate molta attenzione quando le utilizzate per definire il vostro ambito.    

Abbiamo parlato dei diversi modi in cui possiamo raggruppare le nostre regole. Questo è solo un breve riepilogo di sei tipologie di regole su cui vi consiglio di concentrarvi durante il processo di progettazione. Dunque, abbiamo la spaziatura elettrica che include le tracce stesse così come che le piazzole all'interno dei componenti.    

Quindi abbiamo la dimensione e la tipologia di fori di via. È importante decidere se si vogliono usare via regolari, cechi o sepolti e imparare tutto quello che c'è da sapere sulla loro struttura. Da lì passiamo alla spaziatura dei componenti. Non prevedere una corretta spaziatura comporterà tutta una serie di problematiche. Il PCB potrebbe non entrare nell'involucro, oppure potrebbe essere impossibile completare il progetto una volta in produzione.    

Quindi c'è lo stile del poligono di connessione. Questo è un aspetto molto importante insieme ai fori di via. Definire come i pori del poligono interagiscono, ad esempio, con fori di via messi a massa è importante. Il passaggio di corrente e la dissipazione del calore saranno diversi a seconda del tipo di poligono di connessione che si sta utilizzando.    

Infine, l'espansione della massa di saldatura. Non serve entrare troppo nei dettagli al riguardo. Come potete vedere, ho creato un'immagine per mostrarvi meglio i diversi tipi di vincoli fisici presenti nel nostro progetto. Ecco l'altro lato dell'involucro. Allora: abbiamo dei limiti d'altezza. Abbiamo delle cose per i fori di ventilazione. Dobbiamo assicurarci che l'allineamento sia appropriato in tutta la progettazione.    

La prima cosa di cui parleremo riguarda il panello delle regole e delle violazioni. Come ho già detto, si trova all'interno dell'editor PCB. Sono tre le cose principali che il panello vi aiuta a realizzare: identificare, navigare e correggere. Quindi, prima di tutto, il pannello raggruppa tutto in 34 classi di regole. Ciò consentirà di eseguire un DRC su un singolo layer o su più livelli. Potete quindi eseguire i controlli di spaziatura, verificando tutti i vincoli di spaziatura contemporaneamente. Potete effettuare controlli su singole regole. Questo vi aiuterà a ridurre al minimo le informazioni riportate quando eseguirete un DRC completo.    

All'inizio di un progetto, può capitare di ricevere centinaia di errori quando si vanno a inserire le informazioni dallo schematico. Per questo è molto importante essere in grado di identificare facilmente i diversi errori. Una volta identificati, basta occuparsene uno ad uno. È anche possibile effettuare una verifica incrociata, evidenziando le violazioni sul progetto stesso. Nella parte superiore del pannello noterete alcune opzioni per la selezione, lo zoom e le spaziature in base alle violazioni che abbiamo presentato.    

Un'altra cosa importante è che alcune violazioni sono necessarie. Tornerò ancora una volta a parlare dei connettori periferici. Normalmente si ha una spaziatura tra i diversi componenti e il bordo o il profilo della scheda. Questo è uno di quei casi in qui è necessario ignorare la violazione. Tutte le violazioni ignorate vengono registrate. È necessario aggiungere un commento e sarà possibile più tardi generare un rapporto con tutte le violazioni e tutte le violazioni annullate.    

Questi rapporti servono a verificare che tutti i requisiti di progettazione vengano soddisfatti, sia a livello logico che fisico. I problemi non risolti vengono o documentati o segnati come ignorati. In questo modo si garantisce la tracciabilità di ogni errore. Ipotizziamo che dobbiate tornare a lavorare su questo progetto o fare un'altra revisione: avrete già tutte le informazioni a vostra disposizione. E, soprattutto, potrete condividere queste informazioni con chiunque, sia che si tratti di un collega, che di uno stakeholder importante come un manager o il vostro produttore.    

E ora, molto velocemente, parleremo della progettazione e della visualizzazione all'interno dell'interfaccia dello spazio di lavoro. Avere i file e tutti i dati di progettazione ospitati su uno spazio di lavoro permette di accedervi da qualsiasi browser web. In questo modo sarà più facile eseguire la revisione del progetto. Questo passaggio va di pari passo con la convalida delle regole. È necessario raggiungere un momento, all'interno del processo di progettazione, in cui si è sufficientemente sicuri che tutti gli aspetti logici dei livelli ECAD possano effettivamente essere prodotti nel mondo reale. Quindi, avere la possibilità di entrare e dare un'occhiata d'insieme è davvero importante. Approfondiremo questo argomento quando parleremo dell'RTM, release to manufacturing.    

Per quanto riguarda l'aspetto dimostrativo, useremo la scheda DT01. Si tratta di un vecchio connettore JTAG creato dal vecchio team hardware di Altium®. Questo è qualcosa che abbiamo effettivamente prodotto. Ne conservo ancora uno su una mensola, come ricordo. Mi piace molto lavorare con questo progetto. Molti lo conoscono bene.    

Inizieremo esaminando alcune direttive dello schema elettrico. Se non avete mai usato le direttive dello schematico, si possono posizionare attraverso il normale menu di inserimento, premo V per le direttive, ed ecco fatto. Se vi trovate nella barra attiva, potete tenere premuto, fare clic con il pulsante sinistro del mouse e trovare alcune opzioni alternative.    

Quello che useremo è una blanket. Le blanket ci consentono di applicare direttive contemporaneamente a un insieme contenuto all'interno della blanket stessa. Fatelo intorno a queste due connessioni. Sto per creare un set di parametri. C'è spazio per cambiare il posizionamento. Premendo la barra spaziatrice apriamo le proprietà dell'elemento durante il posizionamento. Le chiamerò Power Nets.     

Da qui abbiamo la possibilità di aggiungere diversi parametri. Come primo parametro, creeremo una classe di connessione. Le darò un nome. Bisogna essere il più descrittivi possibile, in modo che gli altri capiscano di cosa si tratta quando vi fanno riferimento. L'ho chiamata 1V8_3V3_power. So che queste sono le due connessioni associate. Da qui posso aggiungere una regola. Voglio quindi che queste due connessioni abbiano specifici limiti di larghezza, per cui vado su routing e scelgo Width contraints, vincoli di larghezza. Sono in grado di configurarla come necessario. Una cosa che non molte persone conoscono bene, è che è possibile caricare le informazioni sul layer stack, o utilizzare i profili di impedenza creati nel layer stack manager. Oggi non avremo tempo per approfondire, ma volevo farvelo vedere. Se avete un profilo di impedenza, questo vi può tornare utile. In questa occasione non lo utilizzerò. Cambierò questo in 10, 20 e 15 mills.    

Le informazioni vengono compilate con il layer stack che abbiamo a disposizione. Ecco, è tutto impostato. Ora posso terminare i posizionamenti. Adesso questa direttiva è associata a queste due connessioni. Vedremo, nel corso del processo ECO, come queste informazioni vengono trasmesse.    

Ora diamo un'occhiata a questa coppia differenziale. Questa è per i dati dell'USB. Per creare una coppia differenziale dal lato dello schematico esiste una direttiva specifica. Quindi clicco di nuovo e premo la barra spaziatrice ancora una volta. Il sistema identifica le coppie differenziali grazie alla dicitura underscore (_) N (negativo) e underscore P (positivo). Quindi assicuratevi che le vostre connessioni siano chiamate in modo appropriato, in modo da utilizzare appieno le funzionalità delle coppie differenziali.    

Solo per darvi qualche informazione in più, creerò una classe di connessioni per le coppie differenziali e la chiamerò USB_Data. In questo caso ho solo una coppia differenziale. Non sarebbe necessario creare una classe, ma volevo dimostrarvi come funziona questa funzionalità. Se doveste definire più coppie differenziali raggruppate insieme, in quel caso potremmo creare una classe specifica. Okay. Questo passaggio è completato.    

Passo al posizionamento. E quando vado a posizionare l'altra, vedete che i valori sono scomparsi. Quindi, copio quella esistente e la posiziono. Come vedete, ho riscontrato un problema perché ne avevo solo una. Se passo il mouse su di essa, il messaggio dice che mancano delle connessioni positive. Quindi è sufficiente fare clic. Questo è un buon momento per ricordarlo: quando posizionate le direttive, assicuratevi di ottenere questa piccola X rossa. Segnalano la presenza di un collegamento elettrico. Se non sono collegate correttamente, non sarete in grado di configurare la connettività desiderata. Potete vedere la piccola connessione proprio qui, con quei quattro punti. Okay.

Ora ho queste due direttive. Vedrete che durante tutta la progettazione ho scelto No ERC. Ipotizziamo di avere un problema: se non è un problema effettivo, potete effettuare un No ERC generico e inserirlo come necessario per sopprimere tale violazione. Okay.    

È tutto impostato. Quindi, quando eseguiamo il processo ECO possiamo aggiungere delle classi di connessioni. Aggiungeremo una coppia differenziale, una nuova regola e una classe di coppie differenziali. Posso eseguire le mie modifiche e vedere che tutti i DRC sono in esecuzione.    

Ora passeremo al PCB stesso. Le nostre nuove informazioni dovrebbero essere configurate qui. Se passo al pannello PCB, posso vedere le coppie differenziali. Dato che ho creato una classe di coppie differenziali, ho USB. Se avessi diversi tipi di coppie differenziali, sarebbero associate qui. Si noti che questa coppia differenziale è stata chiamata automaticamente D, in quanto era il nome delle connessioni per queste linee di dati. Per questo è importante agire in modo descrittivo. Questo è un vecchio progetto e quello non era stato impostato, ma voglio comunque parlarne. Le diciture _N e _P contraddistinguono le coppie differenziali e la vostra coppia differenziale avrà un nome che riprende quello della connessione.    

Un'altra cosa che non tutti conoscono è che facendo clic su una connessione, è possibile vedere sia il nome fisico che il nome della connessione. Il nome della connessione sarà la rappresentazione logica nello schematico, mentre il nome fisico è la rappresentazione sul PCB. Okay.    

Con questo, abbiamo impostato una nuova regola. Andremo al pannello delle regole e delle violazioni PCB. Qui possiamo impostare qualche opzione: Normal, Mask, Dim. Io preferisco usare Mask. Una delle funzionalità più efficaci del panello delle regole e delle violazioni è che consente di eseguire i DRC per classi di regole, per singola regola, o per tutte le regole. Una volta entrati in una classe di regole, posso effettuare un singolo DRC. Se lo desidero, potrei anche eseguire un DRC individuale. Invece, se si utilizzano regole di progettazione e si esegue un ERC, tutto verrà eseguito allo stesso tempo. Quindi, è buona norma evitarlo per quanto possibile.    

Ora che siamo nell'editor delle regole torneremo indietro. Tornate indietro. Abbiamo un paio di spaziature. Vado quindi al livello più alto. Come ho già detto, dovete assicurarvi che le priorità siano in ordine, partendo dalle più generiche e andando verso le meno generiche. Scusate. Dalla più specifica alla meno specifica. Ciò è dovuto al fatto che, non appena l'oggetto di progettazione soddisfa i criteri di una regola, questo smetterà di esaminare le altre regole di progettazione con priorità inferiore. Ipotizziamo di avere una coppia differenziale che si trova sotto il BGA, la regola di spaziatura delle coppie differenziali si presenterà prima della regola del BGA. Quindi bisogna ordinare le regole dalla più specifica alla meno specifica. Come vedete, quest'ultima è decisamente generica. Il suo ambito racchiude praticamente qualunque elemento.    

Passerò alla larghezza, dato che abbiamo creato una nuova regola di larghezza. Come potete vedere è identificata con "Schematic with rule." Se clicco su di essa, è associata alla classe di connessione per cui intendevo fare una query personalizzata, se volete vedere cosa sta utilizzando il sistema sul back-end. Qui abbiamo il query helper. Quindi, ipotizziamo che volessimo costruirlo. Non ne eravamo completamente sicuri. Possiamo entrare nel query helper. Bene, cosa sappiamo? Sappiamo che abbiamo delle classi di componenti. Okay. E abbiamo delle classi di connessione. E qui è molto facile trovare il nome della classe di connessione. In questo modo posso creare qualcosa che mi permetta di definire facilmente un ambito.  

In alternativa, dal momento che abbiamo specificato che la classe di connessione contiene la connessione 1V8 e 3V3, potremmo anche dire che, invece di una classe di connessione, se passiamo al query builder, la prima condizione appartiene alla connessione 1V8. La seconda condizione, ancora una volta, appartiene alla connessione 3V3. E noterete i valori, che dicono tutto delle connessioni presenti nella nostra progettazione. Quindi, possiamo dire una o l'altra. Quando si hanno molte connessioni, è facile perderle di vista. Così è un po' più chiaro. Potete avere questo, o come prima, raggruppare per classe di connessione.    

È molto più facile creare una classe di connessione sullo schematico se si sanno raggruppare insieme le cose. L'importante è ricordarsi che tutte le direttive, tutto ciò che viene posizionato dal lato schematico sono solo un punto di partenza per creare le regole sul lato di progettazione PCB, sul layout PCB. È importante cercare di mantenere le regole in un unico ambiente. Quindi, non provate ad apportare modifiche alle regole qui trasferendole indietro allo schematico, perché le cose si farebbero confuse e non funzionerebbero correttamente. Ma in questo caso, ancora una volta, ho 1V3, 1V8 e 3V3.    

Quindi, con le priorità di cui abbiamo parlato, abbiamo i vincoli di larghezza e poi il BGA. Ora che abbiamo un vincolo BGA, questo era già presente, voglio tornare a parlare delle Room.

Le Room ci aiuteranno a raggruppare gli elementi sia dallo schematico che con una Room personalizzata. In questo caso, ho creato l'area BGA. Quella Room è creata dalla selezione del componente.    

Quindi, una cosa da notare è la differenza tra una Touches Room e una Within Room. Qui abbiamo una Touches Room. E come vedete, ci sono diverse opzioni. Nell'opzione Touches Room, tutto ciò che tocca la Room avrà un ambito più ampio rispetto a una Within Room. Ancora una volta la query. E vedete la differenza dell'ambito.    

Ora faremo un neckdown. Voglio che questa larghezza sia associata in questo modo. Qui abbiamo le nostre connessioni di alimentazione. Ora lo voglio rinominare sul lato del PCB 1V8, 3V3 e Power. Okay. Voglio che abbia la priorità sul BGA. Quindi, posso cliccare applica.    

Vediamo. Mi fa sapere che ci sono dei problemi. Questa regola sulle coppie differenziali. Ora che abbiamo creato una nuova coppia differenziale e siamo passati alla classe delle coppie differenziali, USB_Data. Penso che la configureremo con gli stessi otto, sei e otto. Okay.    

Quindi, ora ho un ambito per la classe della coppia differenziale di USB_Data. Nella nostra situazione, quella classe contiene solo una coppia differenziale. Ciò significa che, ancora una volta, questo ambito si applicherebbe anche ad altre coppie all'interno della stessa classe. Ovviamente, se lavorate con una classe, in genere, starete spostando gli elementi dentro e fuori dalla classe durante l'ottimizzazione. Pertanto, vi consiglierei di essere il più specifici possibile, cogliete tutte le opportunità per essere descrittivi. Okay.    

Quindi, dato che ho apportato delle modifiche, verrà eseguito di nuovo il DRC. Al livello più alto abbiamo le nostre classi di regole, poi le regole individuali che possiamo eseguire e quindi le violazioni. Scopriamo che abbiamo 110 violazioni. È una quantità considerevole. Le prime due si riferiscono ai vincoli. Quindi, per semplificare andiamo alla classe delle regole, in particolare per quanto riguarda i vincoli. E possiamo vedere che il problema maggiore è che tutte queste connessioni appartengono alle connessioni d'alimentazione. Diciamo di voler cambiare di nuovo la priorità. Apriamo nuovamente le regole di progettazione, torniamo indietro e cambiamo la priorità. Diciamo che questa è adesso la priorità numero uno. Clicco su Priorities.... Aumenterò la priorità.    

Quindi, una volta che vedete le diverse priorità, scendete per aprire le opzioni di priorità. Ho cambiato idea. Diciamo che è il BGA il più importante. E quando lo applicherò di nuovo, verrà eseguito. Abbiamo 86 vincoli con violazioni dei vincoli. Man mano che procede, ora che la priorità è stata cambiata, vediamo che tali violazioni sono state alterate.    

Okay. Torniamo qui. La cosa bella del panello delle regole e delle violazioni è che è possibile selezionarle e vedere il loro ambito. Abbiamo anche la possibilità di fare clic con il pulsante destro del mouse sul progetto e scegliere le regole unitarie o binarie applicabili. Questa è essenzialmente la differenza di come viene definito l'ambito. Come vedete, ne abbiamo soltanto una. Mentre per esempio, in questa opzione, la regola è binaria. Infatti abbiamo due opzioni separate. Chiudiamolo.    

Okay. Qui possiamo vedere queste connessioni 3V3. Per rendere le cose un po' più semplici, andrò alle proprietà e cambierò il filtro di selezione. Shift+C per cancellare. Okay. Quindi, al momento possiamo selezionare componenti e Room. Sceglierò solo le tracce. Clicco, premo la barra spaziatrice e seleziono l'intera connessione. Quello che posso fare ora è usare la funzionalità Gloss and Retrace: non appena eseguo il retrace, si applicheranno automaticamente le nuove regole che ho impostato. Quindi, volevo che la traccia qui fosse di una certa dimensione rispetto alla regola della rete di alimentazione.    

Ogni volta che abbiamo una violazione possiamo cliccare shift+V e il sistema ci informerà che abbiamo un problema con il vincolo di spaziatura. Andiamo a vedere meglio. Dopo che ho esaminato la maggior parte delle mie regole... Oh, volevo anche mostrarvi, abbiamo parlato molto dei connettori periferici. Quindi, impostiamo la spaziatura del profilo della scheda. Possiamo vedere che ci sono un paio di elementi posti a ridosso del margine. Questi sono tutti connettori periferici. Beh, questi sono LED. Questi due sono connettori periferici. Voglio selezionarli tutti. Così posso ignorare le violazioni selezionate. Questa azione riporterà il mio nome, dato che ho effettuato l'accesso al mio spazio di lavoro. Sarà riportato il mio nome, l'orario della violazione e del momento in cui ho scelto di ignorarla. Quindi, la motivazione deve essere... È molto difficile scrivere quando è tutto spostato a sinistra. Ma devo avere il microfono. "Deve essere vicino al bordo della scheda."    

Okay. Quindi, una volta fatto questo, ho una sezione completamente nuova che contiene tutte le mie violazioni ignorate. In qualsiasi momento posso fare clic qui sul panello, selezionare Report e ottenere un riassunto di tutte le diverse regole che ho associato. Potrei anche fare lo stesso qui. Posso esaminare le proprietà di tutte le violazioni che ho deciso di ignorare. Highlight, Jump.    

Quindi, queste sono le basi per creare regole utilizzando le direttive dello schematico e raggruppando tutto insieme per classi di connessione. Ora possiamo parlare un po' di più della definizione dei nostri output, assicurandoci di poterli generare tutti correttamente e garantendo l'accesso a tutti gli stakeholders.

Quindi, quando si determinano gli output necessari per il produttore, è fondamentale discuterli sempre in precedenza. Ogni produttore, anche a seconda del progetto e di chi lo gestisce all'interno dell'azienda, può avere requisiti diversi. Quindi, prima di procedere con uno di questi passaggi, chiedete sempre di cosa hanno bisogno.    

Come ho già detto, questa è la seconda parte della nostra conversazione sulle best practice. Non entrerò troppo nei dettagli per quanto riguarda la configurazione dei singoli file. Ho tenuto un webinar dedicato specificamente agli output. Posso fornirvelo se volete saperne di più e, in particolare, se volete imparare a configurare diversi output. Ma per adesso vi darò solo di un paio di dritte.    

Come regola di base, preferisco lavorare sempre con un documento ActiveBOM. L'obiettivo del documento ActiveBOM è quello di essere una sorta di documento attivo. In genere, le distinte base dei materiali sono considerate come un documentò finale di rilascio. ActiveBOM vi consente invece di lavorare sull'approvvigionamento già durante il processo di progettazione, permettendovi di identificare facilmente eventuali problemi nella catena di fornitura. Se state lavorando con componenti gestiti o ospitati nel vostro spazio di lavoro o su Concord Pro, Nexar, potete inserire la cronologia delle revisioni nei documenti ActiveBOM. Quindi, se dovessero essere apportate modifiche durante il processo di progettazione, è possibile aggiornare facilmente i progetti e la lista dei componenti.    

Detto questo, il documento Draftsman è il modo più innovativo per condividere i disegni di fabbricazione e assemblaggio. Questi sono i due documenti che vi consiglierei di approfondire. Li esamineremo brevemente, ma in questa conversazione non ci sarà tempo a sufficienza per spiegare a fondo le proprietà di ActiveBOM e Draftsman. Ancora una volta, abbiamo preparato diversi webinar su questi argomenti. Potete darci un'occhiata se volete saperne di più.    

Quando si lavora con un progetto e non si dispone di alcun OutJob impostato, il sistema richiederà di includere modelli OutJob predefiniti. Oggi ne esamineremo brevemente qualche esempio. I tre OutJobs che vengono creati di default sono l'assemblaggio, la documentazione e gli OutJobs di produzione.    

Quindi, una volta definiti i documenti OutJobs, il passo successivo è associarli nel Release Manager. È necessario configurare il Release Manager in modo da includere l'OutJob in base al tipo di dati che si sta tentando di rilasciare.    

Ecco una rapida rappresentazione. Abbiamo un OutJob per includere i dati di assemblaggio senza varianti. Facendo clic sui dettagli, è possibile vedere tutta la documentazione associata generata. Se qualcosa ha generato un errore, potrete esaminarlo qui. È anche possibile aprire qualsiasi documento che sia stato completato per darci una seconda occhiata. Dopo aver generato tutti questi documenti, è sempre importante controllare un'ultima volta. Tra poco esamineremo i diversi modi in cui è possibile controllare in tempo reale questi output e le release.    

Questo ci porta al Release Manager. Se avete deciso di partecipare a questa lezione, presumo che abbiate già lavorato con questo strumento. In caso contrario, date un'occhiata ad alcuni dei nostri webinar sull'argomento, in particolare riguardo al Release Manager. Come ho già detto, qui sono disponibili diversi tipi di pacchetti dati. Li potete vedere sul lato sinistro, evidenziati in rosso. Avete a disposizione i dati originali di fabbricazione, di assemblaggio e i dati personalizzati. Potete creare pacchetti di dati personalizzati, come vedete in basso. Potete associare i pacchetti dati a diverse revisioni di rilascio e a diverse varianti di progetto.    

Andando in basso a sinistra, vediamo un pulsante delle opzioni. Questo ci consentirà di configurare le nostre opzioni di rilascio e di associare gli OutJobs che abbiamo creato al tipo corretto di pacchetto dati.    

Molto velocemente, qui potete vedere la produzione, l'insieme degli output di fabbricazione, i dati personalizzati e, in basso, i documenti personalizzati. Ho creato un file OutJob personalizzato per il progetto su cui sto lavorando in questo esempio. Una volta completato, potete semplicemente preparare e rilasciare le informazioni.    

Un problema riscontrato spesso è questo: una volta preparata tutta la documentazione, tutti gli OutJob, cosa bisogna fare? L'RTM, il release to manufacturing, può essere un problema piuttosto significativo quando si condividono contenuti da remoto. Può capitare di riscontrare problemi con le licenze e con i visualizzatori di file di terze parti. Coordinare il necessario perché tutti possano operare le medesime revisioni con lo stesso software può essere davvero una sfida.

Ho creato alcune grafiche per analizzare alcuni di questi output. Uno dei problemi maggiori, ovviamente, è la licenza dei software. Ipotizziamo che tutti utilizzino Altium Designer®. Se qualcuno lo dovesse utilizzare solamente per le revisioni, ad esempio un manager, questo potrebbe creare problemi se si hanno un numero limitato di licenze che sono strettamente condivise e monitorate all'interno del team.    

Uno dei maggiori vantaggi di lavorare con Altium 365 è proprio la possibilità di accedere in remoto a tutti i contenuti condivisi nell'area di lavoro. Oltre a non aver più bisogno di una licenza per accedere all'istanza web, è anche possibile visualizzare i progetti in remoto da qualsiasi browser senza licenza. Questo libererà la vostra licenza Altium Designer e vi darà la possibilità di condividere i file di progettazione con persone che normalmente non avrebbero installato il software e che avrebbero bisogno di utilizzare software esterni. Ovviamente, ogni volta che si utilizzano applicazioni di terze parti, si aumentano i rischi di riscontrare problemi. Inoltre, potrete commentare direttamente qualsiasi progetto ospitato nel vostro spazio di lavoro e condiviso con voi.    

A questo punto abbiamo parlato del rilascio dei file tramite Release Manager. Una volta avvenuta la release, se vi muovete all'interno di uno spazio di lavoro, il relativo pacchetto sarà associato a quel progetto specifico. Quindi, se usate il vostro spazio di lavoro, potete usare un nuovo tipo di funzionalità come il confronto Gerber. Potete confrontare i file Gerber con due diverse versioni e vedere le differenze tra di esse. Ovviamente, questo è possibile anche se non ospitate i dati sul vostro spazio di lavoro, ma il processo è più tedioso. Naturalmente, questa interfaccia è offerta dalla piattaforma Altium 365. Quindi, per uno specifico confronto Gerber, dovrete tornare a usare Camtasia, che ovviamente è integrato con Altium Designer®.  

Sono sicuro che molti di voi hanno già usato Camtasia, o Camtastic, non Camtasia. Camtasia è il mio software di registrazione. Camtastic è quello che volevo dire. Sì. Quindi, è sempre bello poter presentare un'interfaccia utente di un certo livello, appositamente studiata per questo tipo d'utilizzo.

Pertanto, vi consiglio vivamente di dare un'occhiata alla funzionalità di confronto Gerber. Non avremo tempo per approfondire troppo questo argomento. Quindi, passiamo ad altro.    

Una volta definiti i pacchetti dati, questi verranno rilasciati. Ora avrete a disposizione un pacchetto di release che può essere condiviso con il produttore tramite la piattaforma Altium 365 e l'ecosistema Nexar. Questo è un aspetto su cui stiamo attualmente lavorando in coordinamento con diverse aziende e produttori. Ovviamente, abbiamo acquisito PCB:NG un paio di anni fa e ci stiamo coordinando con MacroFab per lavorare insieme al prossimo ecosistema.    

Quindi, una volta ottenuti tutti i pacchetti dati, potete selezionare quali informazioni volete inviare al produttore con una semplice e-mail. Quest'ultimo sarà in grado di accedere a tutto tramite il visualizzatore web e di continuare piuttosto facilmente.    

Trovo che questo processo sia molto più fluido di quanto non lo fosse anche solo tre anni fa, non è vero? Prima dovevamo ottenere tutti i pacchetti di release e comprimerli, sperando di averli chiamati con il nome corretto. Era inoltre necessario ricominciare da capo ad ogni modifica. Questo non è più un problema, poiché tutte queste funzionalità sono incorporate nella piattaforma Altium 365.    

Quindi, diamo di nuovo un'occhiata allo strumento e passiamo alle eventuali domande. La prima cosa di cui parleremo è ActiveBOM. Uno dei maggiori cambiamenti che consiglio di esaminare è il fatto che abbiamo aggiunto nuovi tipi di documenti che forniscono un'immagine più dinamica del progetto. In effetti sono collegati direttamente ai dati di progettazione. Quindi, se doveste avere bisogno di aggiornare qualcosa, sappiate che tutte queste informazioni sono collegate e non dovrete rigenerare costantemente i contenuti.    

Quindi, passando al documento ActiveBOM: non entreremo nei dettagli sulla sua configurazione, ma ci sono alcuni aspetti che vorrei mettere in evidenza. Qui potete vedere lo stato di revisione di molti dei miei componenti. Ciò significa che il mio componente è ora gestito e connesso al mio spazio di lavoro. Ogni volta che viene creata una nuova revisione, posso semplicemente fare clic con il pulsante destro del mouse per aggiornare alla revisione più recente. In questo caso, viene aggiornato tutto. Ma quello che voglio mostrarvi è che, quando ho un componente specifico, posso fare clic con il pulsante destro del mouse e aggiungere un elemento alternativo. Potete vedere come questo appare nel nostro documento. È una piccola parentesi. Cliccando su di essa, posso esaminare ulteriori dettagli e informazioni.

In questo caso particolare, vedo che il ciclo di vita del prodotto indica che il mio componente originale è ormai a fine vita. Questo mi suggerisce di utilizzare quest'altro componente nel mio progetto. Inoltre, ci sono altre parti alternative. Queste sono tutte parti alternative. E poi, all'interno di ogni selezione, ho le mie scelte di parti e componenti. Posso ordinarle come preferisco. Ognuno di esse ha un suo ciclo di vita: se si utilizza l'area di lavoro Altium 365, tali informazioni sono collegate ai pacchetti di dati di mercato IHS. Stiamo collaborando con loro per rendere ancora più solida la comunicazione. Al momento, però, ci sono molti parametri che vi vengono aggiornati automaticamente attraverso questo pacchetto di dati.    

Okay. Abbiamo queste alternative. Le posso ordinare come preferisco. Anche al loro interno, tutto è organizzato per numero di parte del produttore. All'interno del numero di parte del produttore, troverò i numeri delle singole parti del fornitore. Ho informazioni aggiornate sullo stock. Ho i dettagli di listino. Tutto ciò è incluso con il fornitore di parti Altium® e le nostre preferenze, se passiamo ai componenti. Sotto Data Managment, Part Providers possiamo trovare tutti i nostri fornitori di fiducia. Potete anche creare connessioni personalizzate, ma non ne parleremo oggi.  

Un'altra cosa importante: noterete la presenza di un'icona di stato che segnala diversi problemi. Qui ho potuto constatare che non è stato classificato il numero di parte del produttore. Inoltre, non sono segnati fornitori. Aprendo le proprietà, ho a disposizione diversi controlli della distinta base dei materiali. Posso selezionare tutti i fornitori mancanti, oppure un valore duplicato, un designatore duplicato... insomma, tutti questi tipi di informazioni. È inoltre possibile creare diversi elementi. Ancora una volta, non scenderò troppo nei dettagli. Abbiamo webinar dedicati specificamente alle ActiveBOM. Quindi, se desiderate maggiori dettagli, vi consiglio di darci un'occhiata.   

L'altro tipo di documento che raccomando è Draftsman. Ancora una volta, la caratteristica principale di questi documenti o di entrambi questi documenti è che sono collegati direttamente ai dati di progettazione. Quindi, quando apportate modifiche, non dovete far altro che cliccare per importarle. E questo vale anche per il documento BOM.    

E aggiorna. Dal momento che sono di nuovo qui, un'altra cosa che vorrei mostrarvi è la possibilità di modificare la scelta delle parti. Se utilizzate uno spazio di lavoro, è possibile definire la scelta delle parti a livello di componente. In questo modo, ogni volta che un componente verrà posizionato, verrà aggiunto automaticamente il numero di parte associato definito durante la creazione. E comunque possibile personalizzarlo secondo necessità.    

È anche possibile eseguire operazioni. O cambiare il componente. Quindi, in questo caso, vediamo i due componenti. Vorrei lavorare con il mio componente alternativo. Scelgo un 2.2 microfarad. Volendo, potrei modificarlo e cambiare quel componente. In questo caso voglio assicurarmi di non cambiare nulla poiché sto per rilasciare il progetto. Quindi annullerò tutto.

Il punto è che il documento ActiveBOM è un documento attivo con cui è possibile lavorare durante il processo di progettazione, al contrario di come abbiamo tradizionalmente lavorato con la distinta dei materiali, che viene rilasciata al termine del processo come un elenco di componenti. ActiveBOM è molto più interattivo. Avrete molto più controllo, molte più informazioni.    

Okay. Tornando indietro, abbiamo diversi tipi di documenti. Un'altra cosa fantastica è che potete creare un modello a partire da qualsiasi documento. Ancora una volta, non ve lo mostrerò adesso, ma tutte le nostre proprietà sono qui per questo tipo di documento, possiamo modificarlo se necessario. Abbiamo dei parametri delle opzioni di pagina. Quindi, ecco un paio di documenti diversi a disposizione.    

Okay. Quindi passiamo al nostro OutJob. Quando avete completato il progetto e volete rilasciarlo, potete fare clic con il pulsante destro del mouse sul nome del progetto per passare al Project Releaser. In questa situazione, ho spostato l'OutJob che andremo a esaminare al di fuori del progetto. Se non avete nessun documento, nessun OutJobs, potete aggiungere quelli default, aggiungendo automaticamente due documenti. Uno per la fabbricazione e uno per l'assemblaggio. Quindi, ora che questo è aperto, posso semplicemente riportare gli altri documenti.    

Okay. Prima di passare alla configurazione, voglio mostrarvi le differenze tra questi documenti. Abbiamo pubblicato un PDF. Abbiamo copiato in un PDF. Per prima cosa, questi sono i file tradizionali. Avete i disegni di assemblaggio, la distinta base dei materiali. Quindi passiamo a quella. Okay.    

La prima cosa di cui disponiamo è il metodo tradizionale per creare questi disegni. Come potete vedere, è molto statico. Non offre una buona visione d'insieme della nostra progettazione. Questo il modo in cui si è lavorato per molto tempo. Se esaminiamo lo stesso tipo di generazione di file output, possiamo vedere tutti i diversi documenti associati, tutti i diversi documenti Draftsman. Penso che la differenza in termini di leggibilità di questi due livelli di documentazione sia evidente. E il fatto che tutte le informazioni sui parametri siano qui è davvero importante.    

Abbiamo anche immagini del nostro stack-up PCB. Abbiamo le note. E i materiali di costruzione sono ancora molto simili, ma una volta completata la nostra versione vedrete dove entrerà in gioco l'effettiva potenza di ActiveBOM.    

Quindi, torniamo al Release Manager. Da quando abbiamo creato nuovi OutJobs, vedete che qui non è stato specificato nulla. Posso fare clic e aprire le opzioni, dato che si è verificato un problema. In alternativa, posso cliccare sulle opzioni da qui. Qui vediamo i nostri dati originali. Ho intenzione di associarli all'OutJob di cui ho parlato prima. Abbiamo la produzione e abbiamo l'assemblaggio. E vedete la destinazione del release. Quindi, in questo caso, effettuerò il rilascio nel mio spazio di lavoro, Altium product marketing.     

Abbiamo anche una convenzione di denominazione che ci aiuta a distinguere i diversi progetti. Inoltre, se disponete di una variante, anche queste informazioni possono essere collegate. Potete configurare le impostazioni e ottenere qualche informazione in più al riguardo. Okay? Quindi, questi sono collegati.    

Noterete che potete avere la sezione dei dettagli qui. Se lo desiderate, potete configurarli come preferite. Ma oggi non parleremo di configurazione. Se volete saperne di più, ho preparato un webinar dedicato proprio agli output di produzione. Per ora clicchiamo Prepare & Release. Quindi, per questo volta, tornerò indietro. Ho intenzione di rimuovere questo, DT01, solo per assicurarmi di non avere problemi. Chiudiamolo.    

Torniamo alle nostre opzioni... fabbricazione, assemblaggio... Sembra che ne abbia spostato un altro. Beh, torniamo qui. Sembra che io abbia accidentalmente rimosso l'assemblaggio. Quindi, solo per velocizzare le cose, lascerò solo questi due, e tornerò alle mie opzioni. Okay. Quindi clicco su Prepare & Release. Dal momento che si trova nel mio spazio di lavoro, eseguirà il commit di tutti i documenti nel controllo della versione e creerà gli elementi per queste release. Allora, ho l'origine e la fabbricazione. Creiamo gli elementi. Mi chiederà di eseguire il commit delle modifiche. Dovrò inserire un commento per queste modifiche. Normalmente, è bene essere descrittivi nei commenti, dal momento che sarà possibile accedervi attraverso la cronologia del progetto.    

Ora elaborerà la creazione di tutti questi documenti. Diamogli un po' di tempo. Quindi, una volta generato tutto questo, noterete che ci sono sei passaggi. Dato che sto lavorando in uno spazio di lavoro, tutte queste informazioni verranno aggiunte al profilo del mio progetto nel mio spazio di lavoro. Ciò significa che sarà accessibile tramite browser web. Chiunque abbia le credenziali di accesso sarà in grado di accedere alla progettazione originale, aggiungere commenti al progetto e visualizzare tutti questi output.    

Report Polygon (riporta il poligono). Quindi, in questa situazione, c'è un errore. Vediamo. Posso ottenere qualche dettaglio in più. Vediamo cosa succede. Ho il report delle regole di cui ho parlato prima. Le regole con cui abbiamo lavorato. Abbiamo i nostri vincoli di larghezza e abbiamo anche le violazioni ignorate.    

Quindi, passiamo a un pacchetto già rilasciato. Uno degli aspetti migliori di questo processo è che è legato attivamente ai nostri dati e assicura che tutto sia generato correttamente. Ma torniamo a una release precedente.    

Okay. Ora ci troviamo nell'interfaccia web. Possiamo vedere l'intero progetto, la struttura e i file associati ad esso. Questo è attualmente un alfa. Ancora una volta, tutto è collegato agli ultimi dati di progettazione, il che permette a tutti di visionare la documentazione già durante il processo di progettazione e non soltanto nella fase finale. Stessa cosa per i documenti ActiveBOM. Tutte queste informazioni arrivano qui nell'area della distinta dei materiali. C'è anche l'integrità della libreria. Questo è un discroso diverso, ma voglio che sappiate che tutte le definizioni dei componenti sono facilmente visualizzabili qui. Potrete ottenere ulteriori informazioni sulla posizione del componente. Potete vedere tutto, sia sul PCB che sullo schematico, con tutti i dati caricati.    

Inoltre, posso aggiungere commenti direttamente qui, volendo. Potrei inserire un commento ovunque su questo progetto. Sono disponibili alcuni strumenti di misurazione. Potrei cercare parti e elementi. Vediamo... R16. Visto che ci siamo... potreste vedere proprio quel movimento.    

Sì questo strumento è davvero potente. E vi dà la possibilità di scaricare tutto. Se volessi condividere, commentare, potrei farlo molto facilmente da qui. Come ho già detto, chiunque abbia accesso a questo pacchetto di dati non deve utilizzare una licenza mentre si trova nell'istanza web. Questo facilita la condivisione del progetto. Minimizza inoltre il rischio di trovarsi a lavorare su due versioni diverse, dal momento che le versioni vengono sempre aggiornate.

Sono disponibili informazioni sui layer... Praticamente tutto ciò che avreste a livello di visualizzazione, ora lo avete tramite il browser web. Avete anche un'area per la fornitura, molto simile alla distinta base dei materiali, ma con una prospettiva leggermente diversa.    

E ho già parlato della cronologia di progetto. Questo è il motivo per cui è necessario lasciare commenti i più descrittivi possibile, i commenti sui commit. In questo caso, qui abbiamo la nostra release. Ogni volta che si ha una release è possibili esaminare gli schematici, i file Gerber, la distinta base dei materiali... Potete scaricare un'istantanea qui e potete visualizzare i file.    

Posso quindi cliccare su View, visualizza, per visualizzare una versione specifica. Ora che ho questa release, ci sono altre cose da dire ma ne parleremo un'altra volta: potete inviare al produttore, potete decidere quali file inviare, è possibile aggiungere file, configurarli, assegnare loro il nome del pacchetto e aggiungere la descrizione e l'e-mail del produttore. Posso inviare automaticamente tutti questi output direttamente al produttore. Ancora una volta, stiamo riducendo al minimo il rischio di lavorare con documenti non aggiornati, mantenendo tutti i dati collegati. Questo aumenta la visibilità e facilita la comunicazione.    

Questo è quello che volevo illustrarvi oggi. È arrivato il momento delle domande.

Sull'Autore

Sull'Autore

David Haboud è un Ingegnere del marketing dei prodotti Altium. Ha studiato Ingegneria elettrica, specializzandosi in architettura informatica e progettazione hardware/software presso la University of Southern California. David ha iniziato la sua carriera come ingegnere del software embedded nell'industria aerospaziale e ha sempre cercato di facilitare la comunicazione tra ingegneri hardware e software. In quei primi anni, si è concentrato sullo sviluppo del firmware e sull'acquisizione dei dati per le unità di potenza ausiliarie. Nel tempo libero, David presenta e si esibisce in spettacoli di commedia e improvvisazione a San Diego, California.

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