La legge di Lenz afferma che qualsiasi campo elettromagnetico indotto (forza controelettromotrice) produrrà campi di corrente e campi magnetici che si oppongono al cambiamento. La teoria può essere semplificata tramite l’equazione della legge di Lenz:
Il segno negativo sull'equazione indica il cambiamento opposto che si verifica quando il flusso magnetico si oppone al cambiamento della forza controelettromotrice indotta.
La legge di Lenz può essere espressa anche da un'altra prospettiva, in cui la corrente indotta fluisce nella direzione opposta a quella del cambiamento che la causa. Questa affermazione, infatti, la avvicina all'effetto della legge di Lenz nella progettazione di PCB.
Figura 1: L’induttore è magnetizzato e la forza controelettromotrice non ha ancora effetto
La dimostrazione più semplice della legge di Lenz può essere realizzata con un semplice collegamento tra una batteria CC, un interruttore e una bobina di induzione, come mostrato nella figura precedente (Figura 1). Quando l'interruttore è chiuso, formando così un circuito completo, la corrente scorre in senso antiorario. Secondo la legge di Lenz, un campo elettromagnetico sull'induttore viene indotto in una direzione opposta al flusso di corrente generato dalla batteria.
Figura 2: La forza elettromotrice è accumulata sull’induttore smagnetizzato
Quando la forza controelettromotrice si accumula sull'induttore, l'interruttore si apre e il circuito si interrompe. Come sottolinea la legge di Lenz, la corrente indotta si oppone sempre ai fattori che la modificano. Di conseguenza, il campo magnetico dell'induttore cambia direzione e polarità nel tentativo di continuare il flusso di corrente. Il campo elettromagnetico opposto che si verifica quando il circuito viene interrotto, è chiamato forza controelettromotrice.
La forza controelettromotrice è fondamentale per il funzionamento dei motori elettrici in quanto crea un campo magnetico opposto che fa girare il rotore. La forza controelettromotrice in un motore assume quasi sempre lo stesso valore della tensione di alimentazione.
Se la forza controelettromotrice può essere la forza motrice dei motori a corrente continua, può rappresentare anche la causa che genera numerosi problemi in un PCB. Uno degli elementi più induttivi in una progettazione di PCB è un relè meccanico. Questi relè sono costituiti da bobine induttive che diventano elettromagnetiche quando sono magnetizzate.
Magnetizzare un relè meccanico di solito non provoca danni, ma quando viene rilasciato la forza controelettromotrice generata può influire sulla stabilità dell'hardware. Ad esempio, i microcontrollori possono subire un reset totale ogni volta che un relè viene rilasciato oppure la forza controelettromotrice può introdurre una corrente di polarità inversa sufficientemente grande da danneggiare i componenti vicini.
Il seguente schema (Figura 3) mostra un relè meccanico smagnetizzato. La forza controelettromotrice indotta alla bobina di induzione del relè tenta di mantenere il flusso di corrente quando il relè è magnetizzato. Poiché il transistor è disattivato, una tensione positiva crescente può causare danni se supera la tensione disruptiva della giunzione.
Figura 3: Il relè è smagnetizzato e genera la forza controelettromotrice
La forza controelettromotrice può anche causare la formazione di arco elettrico sul relè se si collega un motore CC per aprire i contatti del relè. Dato che i motori CC sono costituiti da bobine di induzione, la stessa teoria della legge di Lenz si applica quando viene scollegato. Poiché la forza controelettromotrice cerca di mantenere la corrente decrescente, un elevato potenziale inverso può causare la formazione di un arco elettrico nella separazione tra i contatti dei relè. Questo fenomeno può indurre interferenze elettromagnetiche (EMI) che compromettono la stabilità dell'hardware.
Il modo più semplice per ridurre l’effetto della forzacontroelettromotrice è quello di utilizzare un diodo flyback. Il diodo viene posizionato sulla bobina di induzione in polarità inversa quando la bobina è magnetizzata. Quando viene smagnetizzata, il diodo diventa polarizzato in senso diretto, fornendo un percorso per scaricare in sicurezza la forza controelettromotrice senza influenzare altri componenti vicini.
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