Massimo impiego per migliorare la stabilità della catena di fornitura

Christopher Cain
|  Creato: settembre 19, 2022  |  Aggiornato: novembre 23, 2022
Massimo impiego per migliorare la stabilità della catena di fornitura

Sulle attuali problematiche della catena di fornitura dell'elettronica si è detto tanto, e molti operatori del settore sono pienamente consapevoli di quante difficoltà stia riscontrando la filiera nell'ottenere componenti e materiali in modo tempestivo ed economico. Il rimbalzo nella domanda di prodotti elettronici ha messo in evidenza i più recenti problemi della catena di fornitura, dovuti alla ripresa globale dalla pandemia di COVID-19 e a eventi geopolitici come la guerra in Ucraina. La stabilità della catena di fornitura dell'elettronica (supply chain resilience) è oggetto di attenzione non solo da parte dei professionisti del settore, ma anche da parte dei progettisti che scelgono i componenti e i materiali per il proprio lavoro.

Data l'attuale carenza di molti componenti, i problemi di approvvigionamento si riverberano sui progetti precedentemente rilasciati alla produzione e su quelli attualmente in fase di sviluppo. I progettisti di elettronica dispongono di moltissime risorse per mettere in atto le migliori scelte di componenti e materiali durante il processo di progettazione. Tali risorse comprendono piattaforme di progettazione all'avanguardia e strategie di utilizzo dei componenti che hanno il potenziale di migliorare la supply chain resilience e, contemporaneamente, aumentare la produttività. In questo post mi occuperò delle strategie che etichetto come "impiego massimo", ovvero che implicano un mix di: prospettive, lavoro di squadra interfunzionale e investimenti a livello di leadership per una corretta massimizzazione delle capacità derivate dai componenti elettronici.

Che cos'è l'impiego massimo?

Diversificazione nella catena di fornitura

Qualsiasi professionista della catena di fornitura ti dirà che l'approvvigionamento di un componente o materiale da un'unica fonte è rischioso, perché dà al fornitore scelto un vantaggio nella negoziazione di prezzi e disponibilità. Sono possibili dei casi in cui l'approvvigionamento da un solo fornitore fornisce un vantaggio competitivo all'acquirente o al consumatore dei componenti, ma, invariabilmente, le condizioni commerciali o di mercato porranno prima o poi l'acquirente in una posizione di svantaggio. È sempre meglio uscire da questa situazione prima ancora che si verifichi, ed è per questo che tali componenti dovrebbero essere esaminati attentamente per cercare fonti alternative o una gestione diretta dell'approvvigionamento.

Alcune organizzazioni hanno scelto di evitare il rischio e vietato ai progettisti elettronici di scegliere componenti di provenienza esclusiva. Ritengo che questo approccio restrittivo imponga un onere eccessivo al progettista elettronico, poiché queste decisioni sono una complessa combinazione di rischi, costi, requisiti di capacità del prodotto e previsione. La mia esperienza alla guida di team di progettazione e approvvigionamento mi ha portato a preferire un team di leadership composto da progettisti elettronici, professionisti dell'approvvigionamento e leader aziendali che lavorano costantemente per raggiungere il giusto equilibrio nella scelta di componenti di provenienza esclusiva o limitata.

Approvvigionamento da una sola fonte:

  • Vantaggio: se gli acquirenti sono pochi, possono beneficiare di un maggiore potere di acquisto
  • Svantaggio: rischio maggiore di carenze, che incide sull'approvvigionamento
 

Approvvigionamento da diverse fonti:

  • Vantaggio: meno rischi, possibilità di ottimizzare i prezzi, i tempi di consegna e la quantità
  • Svantaggio: ulteriori compromessi da considerare nell'ingegneria front-end

 

La gestione proattiva di questi componenti critici in funzione del massimo utilizzo ha portato a un approvvigionamento strategico, in grado di bilanciare disponibilità e costi per garantire la migliore fornitura possibile delle funzionalità apprezzate dai clienti. Ho notato risultati aziendali sorprendenti promuovendo attivamente il lavoro di team interfunzionali per le decisioni relative a componenti ad alto rischio/valore, che portano molteplici prospettive e consentono al team di raggiungere il miglior risultato aziendale, e non solo un risultato orientato ai costi o alle capacità. Questi team interfunzionali di "componenti critici" sono un ottimo modo per i singoli progettisti elettronici di capire come le loro decisioni possano avere un impatto sostanziale sul business, iniziando con componenti acquistati in esclusiva e ampliando il team interfunzionale affinché operi su altri fattori critici, come utilizzo elevato o approvvigionamento strategico.

In molte aziende, questi team si trovano spesso di fronte a lunghi elenchi di elementi "da non acquistare". Mettere in contatto i progettisti elettronici con i professionisti delle forniture per raggiungere un obiettivo aziendale comune produce suggerimenti commerciali di grande impatto che altrimenti non potrebbero arrivare da soli. Di fronte a una crisi della catena di fornitura, creare questi team è una delle prime cose che faccio come leader, poiché forniscono immediatamente degli spunti utilissimi. La chiave per mantenere questa capacità a lungo termine è la definizione di obiettivi e metriche a livello aziendale; in caso contrario, il loro compito si riduce a fornire raccomandazioni e in periodi di maggiore tranquillità i team vengono sciolti. Misure come la riduzione dei costi sostenuti, dei tempi di consegna e delle scorte dovrebbero essere combinate con i risparmi di efficienza dei progettisti, in modo da legare gli obiettivi di crescita e di profitto.

Le problematiche della catena di fornitura elettronica

Il riutilizzo degli elementi di progettazione garantisce il massimo utilizzo dei componenti in più progetti e migliora la produttività.

Riutilizzo degli elementi di progettazione

Mi sono spesso meravigliato del fatto che sia più facile sfruttare o riutilizzare elementi di progettazione (componenti, circuiti ed elementi di design) reperiti AL DI FUORI della propria azienda. Perché gli elementi di progettazione provenienti da fonti interne sono meno sfruttati e riutilizzati rispetto a quelli esterni? Ancora più strano è il fatto che il riutilizzo di elementi di provenienza esterna anziché interna riguardi le attività di sviluppo sia hardware che software! Una delle motivazioni che spiegano questo fenomeno risiede negli investimenti di marketing o comunicazione, che rendono molto più facile scoprire o conoscere le opportunità disponibili all'esterno.

Il riutilizzo esterno è spesso comunicato da consulenti marketing o di applicazioni a tempo pieno, come parte integrante del modello di business dell'azienda, quindi beneficia di investimenti sostanziali e sostenuti. La maggior parte delle attività di riutilizzo interno prevede un investimento minore in comunicazioni e marketing, perché tali attività in genere non contribuiscono direttamente al modello di business dell'azienda e devono essere finanziate con i mezzi destinati allo sviluppo del prodotto.

Pertanto, un investimento sostenuto nei processi di riutilizzo interni e nel marketing richiede un investimento altrettanto sostenuto da parte di sponsor di alto livello, convinti che il riutilizzo degli elementi di progettazione garantisca il massimo utilizzo dei componenti su più progetti e migliori la produttività dei progettisti. I moderni strumenti di progettazione elettrica, come Altium Designer, sono concepiti per facilitare il riutilizzo da parte di un progettista elettronico e l'adattamento al design unico del prodotto. Gli investimenti sostenuti a supporto dei sistemi di riutilizzo e la comunicazione della disponibilità di riutilizzo interno sono notevolmente facilitati dalla nomina di un responsabile dedicato. Favorire il riutilizzo misurando la produttività del progetto e i risultati aziendali è fondamentale per sostenere l'investimento necessario per sfruttare componenti, circuiti ed elementi di progettazione sviluppati internamente.

Blocchi di riutilizzo della progettazione PCB
Altium Designer fornisce blocchi riutilizzabili che offrono ai team di progettazione la possibilità di reagire rapidamente alle interruzioni della catena di fornitura.

Acquisti in grandi volumi

Un altro comportamento interessante è che la maggior parte della progettazione dei circuiti avviene in piccoli team isolati di progettisti, anche nelle grandi aziende. Possono esserci team di grandi dimensioni che lavorano su sistemi complessi, ma la progettazione del sistema è in genere suddivisa in sottocomponenti che vengono affidati a team più piccoli. Questi piccoli team localizzati comunicano in modo estremamente efficiente e si allineano rapidamente alle migliori pratiche locali. L'effetto collaterale di tale modalità di azione è l'ottimizzazione dei componenti per ottenere il mix migliore di utilizzo efficiente delle capacità dei componenti e dei costi nel contesto locale di progettazione.

A questa modalità consegue la scelta di parti più uniche, in particolare quelle che sono naturalmente scalabili come i componenti FPGA (Field Programmable Gate Array). Se si considera l'acquisto di questi componenti a livello aziendale, si distribuisce il volume di utilizzo su molti componenti unici. La riduzione del numero di parti uniche può portare a un volume di acquisto più elevato e a prezzi unitari inferiori. Ciò richiede un approccio bilanciato tra requisiti di progettazione e volume di acquisti e la sua attuazione ottimale è affidata a un team interfunzionale che formula raccomandazioni in tutta l'azienda.

I progettisti elettronici tendono ad ascoltare con maggiore attenzione gli altri progettisti elettronici, quindi sfruttare questa saggezza e le voci dei progettisti esperti più stimati è fondamentale per ottenere una raccomandazione da parte del gruppo d'acquisto per il massimo volume d'uso. Ho notato che i team risparmiano più del 50% in costi annuali complessivi dei componenti e riducono il numero di parti uniche dell'80%, con vantaggi in termini di costi a livello aziendale e meno tempo impiegato dai singoli progettisti di elettronica per scegliere questi componenti. Inoltre, quando vengono utilizzate meno parti uniche, si tende a sfruttare più capacità di progettazione, in particolare quelle programmabili.

La supply chain resilience aumenta e la produttività della progettazione elettronica migliora quando si cerca di ottenere il massimo utilizzo dei componenti in prospettive tattiche e strategiche ponderate. Valuta le opportunità di aumentare significativamente il riutilizzo e l'utilizzo, soprattutto all'interno della tua azienda, e di generare migliori risultati aziendali adottando una prospettiva più ampia su più progetti e progettisti.

I team di progettazione che desiderano ridurre i rischi connessi alle proprie catene di fornitura possono accedere ai dati relativi a componenti e approvvigionamento di cui hanno bisogno dai migliori strumenti di progettazione PCB del settore in Altium Designer®. Per gestire i dati dei componenti, accedere a informazioni strategiche sulla catena di fornitura e rilasciare i file al produttore, la piattaforma Altium 365™ facilita la collaborazione e la condivisione dei progetti.

Per ottenere le informazioni sulla catena di fornitura di cui hai bisogno, iscriviti al Report EDDI di Spectra, una divisione di Nexar.

Sull'Autore

Sull'Autore

Christopher recently retired from a 37-year career with Hewlett-Packard, Agilent Technologies, and Keysight Technologies with roles spanning Executive Vice President and Electronics Manufacturing and Electronics Supply Chains. He currently resides in Santa Rosa, California, and enjoys spending time with family and providing strategic insights to clients through his consulting company, Innovation Mindset LLC.

Christopher joined Hewlett-Packard in 1985 as an R&D electrical and software engineer after graduating from Iowa State University with a bachelor’s degree in Electrical/Computer Engineering. He obtained his master’s degree in Computer Science from National Technology University in 1994. Christopher's career spanned the spin-offs from Hewlett-Packard into Agilent Technologies in 1999 and Keysight Technologies in 2014. He recently retired after 37 years of service and enjoys spending time with family and providing strategic insights to clients through his consulting company, Innovation Mindset LLC.

The last eight years with Keysight Technologies included leadership at an executive vice-president level, managing global businesses, and leading digital transformation activities. The businesses included global teams of engineers and professionals that researched, developed, product managed and gave oversight for the manufacturing, marketing, and sustainment of nearly $800 million annual revenue for precision test& measurement equipment: digital multi-meters, frequency counters, USB-based instruments, data acquisition (DAQ) solutions, PXI modules; programmable power products that include a wide variety of programmable DC and AC power supplies, electronic loads and AC and DC power analyzers; precision measurement products such as high precision SMUs (Source Measurement Units), precision current analyzers and semi-conductor device analyzers; manufacturing technology products that include boundary-scan analyzers, in-circuit board test systems, and big-data analytics solutions.

The emergence of continuous software development workflows (CI/CD/CT) and usage of intelligent automation using machine learning and AI is transforming workflows and is a wellspring of new business creation. Christopher led the launch of multiple software businesses in intelligent automation, big-data analytics, and intelligent software test. The latter included the acquisition and integration of the Eggplant business in 2020.

Christopher’s tenure included a decade of experience leading engineering teams in electronics manufacturing, global strategic procurement, and overseeing various contract manufacturing and component and material vendors. His participation in leading manufacturing test equipment businesses and working in the electronics supply chain provides deep insights into opportunities and challenges in the electronics supply chain, ranging from raw materials to complex integrated circuits and printed-circuit-board assemblies.

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